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Storytelling digitale. Trasforma un brand in una storia che conquista

Storytelling digitale per la comunicazione del brand

Ti è mai capitato di scorrere Instagram e fermarti su una storia così potente da farti dimenticare il mondo attorno? Quella forza non è casuale: è il potere dello storytelling digitale.

Oggi non basta più comunicare: messaggi, notifiche e contenuti ci inseguono ogni secondo. I social sono inoltre una piazza affollata: tutti parlano, pochi ascoltano. 

E se l’istinto potrebbe suggerire di alzare ancora di più la voce, la verità è che a vincere è chi trova la storia giusta da raccontare.

Per chi lavora nella comunicazione aziendale non è tuttavia difficile come sembra.

Ogni brand ha infatti dentro di sé una storia, anche se spesso non se ne rende conto. Raccontarla bene significa creare connessioni autentiche, costruire fiducia e trasformare utenti distratti in una community consapevole.

In questo modo, lo storytelling può diventare l’ingrediente segreto per trasformare un brand in un marchio umano e riconoscibile.

Non bastano però un bel post o un video virale: serve una strategia narrativa che intrecci emozioni, autenticità e strumenti digitali. Vediamo come.

Cos’è lo storytelling digitale (e perché è il futuro della comunicazione)

Lo storytelling digitale non è un capriccio creativo. È una tecnica di comunicazione interna ed esterna, che unisce:

  • narrazione, la trama che vogliamo raccontare;
  • psicologia, le emozioni che vogliono suscitare;
  • tecnologia, gli strumenti digitali con cui veicolare la storia.

Pensiamo agli influencer: non hanno conquistato milioni di persone parlando solo di prodotti, ma condividendo passioni, fragilità, fallimenti. Suscitando così emozioni vere.

I brand possono quindi imparare da loro, passando da slogan freddi a esperienze calde, riconoscibili, memorabili.

Tutto questo nel mondo professionale si traduce in una rivoluzione.

Un contenuto oggi non è infatti più solo un elemento isolato: è un tassello di una narrazione più grande, capace di trasformare un marchio in una voce autorevole e vicina al consumatore.

PERCHÉ LO STORYTELLING FUNZIONA DALL’ANTICHITÀ

Dall’alba della civiltà, le storie hanno permesso di trasmettere conoscenze, valori culturali e esperienze. E, ancora oggi, funzionano proprio perché:

  • organizzano i ricordi,
  • stimolano l’empatia,
  • generano emozione grazie ai neuroni specchio,
  • creano senso di appartenenza.

Per un brand, usare lo storytelling nella propria comunicazione aziendale può tradursi quindi in almeno quattro vantaggi:

  • Fiducia: ci si fida di chi si mostra umano;
  • Memorabilità: una storia resta impressa più di un dato;
  • Condivisione: le storie viaggiano da orecchio a orecchio;
  • Scelta emotiva: compriamo molto più spesso con il cuore, che con la testa.

Storytelling digitale, come raccontare un brand

Le 5 regole d’oro dello storytelling digitale

Nello storytelling non esistono formule magiche, ma alcuni elementi ricorrenti che vanno bene un po’ per tutti.

1. EMOZIONI AL CENTRO

La comunicazione senza emozioni non funziona: gioia, sorpresa, malinconia o speranza sono il carburante della memoria, capaci di riportarci a esperienze passate.

Le storie possono così creare un legame autentico tra brand e persone, che vanno oltre la normale relazione di vendita.

Nella campagna di Dove “Real Beauty”, il brand tocca corde profonde e universali, parlando di insicurezza e accettazione.

2. CONOSCI IL TUO PUBBLICO?

È essenziale conoscere il proprio target. Questo non significa solo raccogliere i dati demografici di chi ci segue — comunque essenziali.

Occorre infatti scovare sogni, paure e desideri nascosti che animano i clienti.

Più il target di un brand è chiaro, inoltre, maggiore sarà la possibilità di delineare un buon piano di comunicazione.

Rolex conosce il suo target: persone con reddito alto, che pretendono qualità e status. Il brand non vende allora solo orologi, ma prestigio, successo senza tempo e classicità.

3. TROVA LA TUA VOCE

Poi c’è la voce. Il brand voice è la personalità di un brand e deve essere coerente in ogni messaggio.

Esistono molti modi per trovare la voce distintiva di un brand. Tra i più diffusi ci sono gli archetipi narrativi ispirati alle teorie di Jung.

Che tuo sia un eroe — tono motivazionale, che incita all’azione — un saggio — tono educativo, che trasmette competenza — o un ribelle  — provocatorio e irriverente — l’importante è però essere sempre coerenti.

Patagonia ha per esempio lo stesso tono in ogni sua comunicazione, che richiama principi etici e ambientali: i suoi valori imprenscindibili. 

4. ADATTA LA STORIA AD OGNI CANALE

Una newsletter non è un reel, LinkedIn non è TikTok: il linguaggio deve cambiare, mantenendo tuttavia il DNA del brand.

In altre parole, quindi, è necessario trovare il giusto tone of voice.

Nike mantiene per esempio sempre la stessa narrazione motivazionale, ma cambia registro e tecnica a seconda della piattaforma.

5. SFRUTTA I LINGUAGGI DIGITALI

Video, podcast, blog, stories. Ogni strumento aggiunge una sfumatura diversa al racconto:

  • Blog: per narrazioni lunghe che mostrano competenza e autorevolezza;
  • Video: perfetto per raccontare trasformazioni e momenti emotivi intensi;
  • Podcast: crea intimità e approfondimento;
  • Social: per contenuti serializzati, aiuta anche a mantenere una vicinanza con il pubblico;
  • Infografiche: per rendere facili anche i dati più noiosi.

Storytelling digitale e schemi narrativi

Una storia di successo non nasce soltanto da un’idea brillante. Per funzionare davvero ha bisogno di essere costruita con la giusta forma: serve quindi una struttura.

Non è teoria fine a sé stessa, ma un insieme di strumenti concreti da tenere sempre a portata di mano.

Scopriamo insieme alcuni dei principali schemi narrativi:

NomeStrutturaEsempioQuando usarlo
Tre attiStruttura base: introduzione – conflitto – soluzione. Facile e versatile.

Apple – “Think different” 

YouTube

Post social, video di brand, pitch aziendali.
Piramide di FreytagUna struttura in cinque parti e tre momenti di crisi → aumenta la tensione fino al punto più alto.

Bauli – “Il piano di Giacomo

YouTube

Storytelling emozionale, video motivazionali, narrazioni con suspense.
Viaggio dell’EroeUn protagonista parte, affronta prove e torna trasformato.Spot BudWeiser
– “Born The Hard Way”
YouTube
Racconti di fondatori, personal branding, case study di trasformazione.

Montagna

La tensione cresce piano fino a un picco, passando per molte sfide intermedie (maggiori rispetto al viaggio dell’eroe).

Coco Cola- Campagna Natalizia

YouTube

Perfetta per mostrare i passaggi necessari per fruire di un servizio fino al soddisfacimento del bisogno.
In medias resLa storia parte dall’azione, poi torna indietro.

GoPro

YouTube

Video brevi sui social, contenuti che devono catturare subito l’attenzione.

Sparklines

Si sviluppano due piani narrativi opposti: “come sono le cose” (realtà) e “come dovrebbero essere” (obiettivi).

Always – “Like a Girl”

YouTube

Efficace per mostrare problemi aziendali e soluzioni offerte

Consiglio: per iniziare, usa i 3 atti. È lo schema più intuitivo e funziona ovunque, dai reel agli articoli per un blog. Dopo un po’ di pratica, potrai metterti alla prova con le altre strutture.

Dalla teoria alla strategia di comunicazione

Lo storytelling digitale funziona solo se tradotto in un piano strategico concreto.

I passaggi chiave sono:

  • definire identità e valori del brand;
  • analisi del target;
  • sviluppo della personalità comunicativa (dal tono di voce, all’identità grafica);
  • creazione di un calendario editoriale;
  • sistema di misurazione e ottimizzazione continua.

Questa parte merita un approfondimento a sé: nel prossimo articolo analizzeremo come costruire un piano di comunicazione passo per passo.

📌 Checklist dello storytelling digitale: crea la tua prima storia aziendale

☑️ Trova il cuore della tua storia → qual è il valore o la missione che vuoi trasmettere?
☑️ Conosci il tuo pubblico → cosa desidera, cosa teme, cosa lo ispira?
☑️ Definisci la tua voce → tono motivazionale, amichevole, ribelle, educativo?
☑️ Scegli lo schema narrativo → inizia dai 3 atti (inizio – conflitto – soluzione).
☑️ Adatta il racconto al canale → non comunicare allo stesso modo su tutti i canali.
☑️ Usa i linguaggi digitali giusti → video per emozioni, blog per approfondimenti, podcast per intimità.
☑️ Misura e migliora → osserva cosa funziona, cosa viene condiviso e cosa invece si perde.

Storytelling digitale come competenza del futuro

Viviamo nell’economia dell’attenzione. Non basta più avere un buon prodotto/servizio: bisogna costruire comunità attorno a valori condivisi, per catturare le emozioni.

Per questo, lo storytelling non è un accessorio, ma una competenza cruciale per chi lavora nella comunicazione, nel marketing e persino per piccoli imprenditori che gestiscono i propri canali.

Significa infatti diventare costruttori di narrazioni, capaci di dare voce autentica a brand e organizzazioni.

LA SFIDA È LANCIATA

Nel tempo che hai impiegato a leggere questo articolo, milioni di contenuti sono stati pubblicati online.

Se sei un comunicatore o un brand in crescita, hai quindi davanti a te due scelte:

  • continuare a comunicare come tutti,
  • oppure imparare a raccontare storie efficaci.

Ora tocca allora a te: trasforma la comunicazione da semplice informazione a esperienza che resta nel tempo.

Perché, alla fine, in un mondo che non sta mai zitto, vince chi sa raccontare davvero.

Anna Ceroni

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