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La “disconferma”. Scheda informativa

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La disconferma è un fenomeno comunicativo studiato in modo approfondito dalla Scuola di Palo Alto, in particolare da studiosi come Paul Watzlawick, Janet Beavin e Don Jackson.

A differenza del semplice disaccordo o rifiuto di un’idea, la disconferma rappresenta un rifiuto dell’altro a livello esistenziale, minando nel profondo la sua identità e il suo senso di sé.

Quando comunichiamo, possiamo:

  • Confermare l’altro (accettando ciò che dice)
  • Rifiutare ciò che l’altro dice (pur riconoscendolo come interlocutore)
  • Disconfermare l’altro (negando il suo valore come persona)

La disconferma avviene quando l’individuo A nega la visione di sé che ha l’individuo B, impedendogli di mantenere la sua posizione nella relazione.

È come dire in modo implicito: “Tu non esisti come entità autonoma, indipendente, capace di formulare giudizi, in particolare su te stesso. Tu non hai significato”.

I tipi di risposte disconfermanti

1. Messaggi di non-riconoscimento dell’altra persona

Questi messaggi negano l’esistenza stessa dell’altra persona.

È come quando qualcuno ti saluta e tu esci dalla stanza senza rispondere, comunicando – in modo implicito – che quella persona non merita nemmeno un minimo riconoscimento.

2. Messaggi di non-riconoscimento del contenuto

Questi messaggi di non riconoscimento del contenuto vanno oltre, ignorando non solo la presenza dell’altro ma anche il contenuto della sua comunicazione.

Ad esempio, quando qualcuno racconta una difficoltà personale e l’interlocutore risponde: “Questo non è niente, ascolta cosa è successo a me”, spostando del tutto l’attenzione su di sé e svalutando l’esperienza altrui.

3. Messaggi di non-riconoscimento dei sentimenti

Questi messaggi invalidano i sentimenti dell’altro, negando il suo diritto di provarli.

Ad esempio, quando una persona esprime frustrazione e l’altra risponde: “Superala, ci sono problemi ben più gravi”, sta nell’essenza comunicando che i sentimenti dell’interlocutore non hanno legittimità.

Perché la disconferma è dannosa

La disconferma è assai dannosa per diversi motivi:

  • Non produce un singolo trauma, ma mina in modo costante e sottile l’autenticità e il valore della persona, spesso in modo indefinibile e talvolta persino involontario.

  • È assai devastante nelle relazioni asimmetriche, dove una persona ha potere sull’altra. Si manifesta nella “correzione continua dei messaggi di una persona, una correzione effettuata da chi ha un ruolo predominante, così che la persona subordinata vede di continuo riproporre ciò che afferma e vuole, ma in modo diverso dalle sue intenzioni”.

  • Porta la persona in posizione subordinata a dubitare di sé e a identificarsi in modo progressivo con l’altro per ottenere stabilità e sicurezza.

Come una pianta privata di luce e nutrimento, una persona sottoposta a costanti messaggi disconfermanti tende ad appassire a livello emotivo. E a perdere in maniera progressiva la propria sicurezza e autostima.

Come affrontare la disconferma

Per fronteggiare le comunicazioni disconfermanti, è necessaria una capacità di meta-comunicazione, cioè di comunicare sulla comunicazione stessa.

Quando qualcuno mette in dubbio il nostro modo di essere, abbiamo due opzioni:

  1. Accettare di dipendere dalle affermazioni dell’altro, sentendoci diminuiti dai suoi messaggi
  2. Commentare attivamente le comunicazioni che riceviamo, mettendo in discussione chi assume un ruolo destabilizzante nei nostri confronti

La competenza meta-comunicativa funziona come un sistema immunitario che riconosce e neutralizza agenti patogeni.

Ci permette di identificare i messaggi disconfermanti; e di rispondere in modo che preservi la nostra integrità personale.

Come costruire una comunicazione autentica

Comprendere la dinamica della disconferma è essenziale per sviluppare relazioni interpersonali sane e comunicazioni autentiche.

La Scuola di Palo Alto ci insegna che la qualità delle nostre interazioni non dipende solo dal contenuto scambiato, ma soprattutto dal modo in cui definiamo e validiamo l’identità dell’altro attraverso i nostri messaggi.

Per i professionisti della comunicazione e per chiunque sia interessato a migliorare le proprie competenze relazionali, riconoscere i pattern disconfermanti rappresenta il primo passo verso una comunicazione più consapevole e rispettosa.

Significa imparare a rispondere alle persone in modi che confermino il loro valore intrinseco, anche quando si è in disaccordo con le loro idee o comportamenti.

Una comunicazione efficace non è solo quella che trasmette informazioni in modo corretto, ma quella che costruisce ponti di riconoscimento reciproco, permettendo a ciascuno di mantenere la propria autonomia e dignità personale all’interno della relazione comunicativa.

COME COMUNICARE IN MODO EFFICACE

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