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Intelligenza Artificiale e insegnamento. Quali prospettive?

Intelligenza Artificiale Generativa - Insegnamento - Apprendimento - Foto di Markus Winkler da Pixabay - mockup-5288034_1280

Scuola e Intelligenza Artificiale Generativa. Formazione e Intelligenza Artificiale Generativa. Apprendimento e Intelligenza Artificiale Generativa. Quali sono i vantaggi? Quali sono le potenzialità di utilizzo? E quali sono i rischi?

L’Intelligenza Artificiale, come accadde a suo tempo al computer e a Internet, è ormai parte del presente della nostra società.

L’Intelligenza Artificiale (IA) viene utilizzata da anni: basti pensare ai motori di ricerca, agli algoritmi dei social network, ai sistemi di riconoscimento vocale o visuale sul nostro smartphone.

L’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG) è però un passo in avanti fondamentale. Anzi, è una svolta vera e propria.

Oltre a compiti meccanici e prevedibili, l’IAG riesce a “creare” qualcosa: testi, immagini, video, audio.

Può scrivere articoli, intere tesi di laurea (un passo alla volta, al momento), libri, racconti e romanzi. 

Può creare foto, disegni e video. Può addirittura comporre musica originale, sulla base dei nostri input.

L’Intelligenza Artificiale Generativa può unire tutti questi prodotti: testo, foto, video, audio in una composizione differente. E può farlo anche nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Prendiamo un capitolo di Storia sulla Rivoluzione Francese. Ricorrendo a fonti esterne oppure a fonti che le forniamo noi, l’IAG può creare un elenco di date, di nomi, di situazioni per farci meglio inquadrare quel periodo storico.

Può arrivare, sulla base di quanto le chiediamo, a farci “vedere” la Rivoluzione Francese. Può tradurre testi che sono in una lingua differente dalla nostra.

Può spiegarci con metafore di un ambiente che ci coinvolge (i film western piuttosto che i Simpson), aspetti della Rivoluzione del 1989 che non comprendiamo.

Un aspetto assai interessante è la personalizzazione dell’apprendimento che la l’IAG ci consente di fare.

Vediamo, allora, in una rassegna giocoforza sintetica, come l’Intelligenza Artificiale Generativa può intervenire nell’insegnamento e nell’apprendimento.

Il segreto sta nelle richieste, nei comandi, nei promptche noi forniamo ai modelli di IAG: dal più famoso, ChatGPT, al suo temibile concorrente cinese DeepSeek, ai meno famosi ma assai utili Gemini, Claude, Notebook LM e Perplexity.

Tutti modelli che, pur con delle limitazioni, hanno versioni gratuite. E che possono essere accompagnati dai millanta altri strumenti che consentono di declinare l’IAG sul piano della multimedialità spinta e su performance sorprendenti.

Di questo – oltre che di IAG applicata a giornalismo e comunicazione multimediale – ci occupiamo con il gruppo di ProsMediaAI.

Come personalizzare l’apprendimento

L’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG) può analizzare i dati sugli stili di apprendimento di allieve e allieve.

Può studiare le preferenze e le prestazioni degli studenti e delle studentesse per fornire esperienze di apprendimento su misura. Siamo così alla personalizzazione della didattica.

Questo approccio personalizzato può includere una serie di azioni:

  • Creazione di piani di lezione commisurati al tipo di allieve e allievi
  • Costruzione di materiali didattici personalizzati
  • Declinazione dei contenuti in base alle esigenze individuali

Gli strumenti di IAG possono assistere gli educatori in vari aspetti del loro lavoro. Possono progettare corsi e creare materiali didattici multimediali. Possono generare valutazioni e quiz utili a testare la preparazione dei discenti.

Consentono di automatizzare compiti amministrativi, che spesso sottraggono tempo ed energia a insegnanti e formatori. 

Un altro aspetto importante è il tutoraggio virtuale. L’Intelligenza Artificiale Generativa può fornire supporto individualizzato agli studenti attraverso tutor virtuali sempre disponibili.

Ecco cosa sono in grado di fare i modelli di IAG utilizzati come tutor virtuali:

  • Rispondere a domande in tempo reale
  • Fornire spiegazioni aggiuntive su argomenti complessi
  • Offrire feedback immediato sugli esercizi

L’utilità di questi strumenti si rivela in materie – pensiamo alla matematica, alla fisica, alle lingue straniere – che sono particolarmente ostiche. Oppure in presenza di allieve e allievi con difficoltà di apprendimento.

Vantaggi dell’IAG nell’educazione

L’implementazione dell’IAG nell’istruzione offre numerosi benefici:

  • Efficienza. Automatizza compiti ripetitivi, permettendo agli insegnanti di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, dove possono esprimere la propria personalità, umanità e competenza
  • Accessibilità. Fornisce supporto a studenti con diverse abilità di apprendimento o background linguistici. l’IAG diventa quindi assai utile in classi con allieve e allievi di diversa provenienza linguistica e culturale
  • Coinvolgimento. Crea materiali didattici interattivi e coinvolgenti per migliorare la partecipazione degli studenti. Il ricorso alla multimedialità rende i materiali di studio più attraenti e seducenti.
  • Feedback tempestivo. Offre valutazioni immediate e dettagliate per un apprendimento più efficace. Il tutto senza l’ansia da prestazione di fronte a un compito in classe, a un’interrogazione a sorpresa, a una situazione stressante davanti all’insegnante: ci si prepara meglio, insomma, alla prova d’esame da parte dei docenti.

Considerazioni etiche e dubbi legittimi

Messi in evidenza i potenziali benefici, l’adozione dell’IAG nell’educazione solleva tuttavia sia dubbi che preoccupazioni.

Vediamoli in dettaglio:

  • Privacy dei dati. La raccolta e l’utilizzo dei dati di allieve e allievi richiedono una gestione attenta e trasparente, perché si rischia di entrare nella sfera della gestione della privacy
  • Equità e accesso. È necessario garantire che tutte le allieve e gli allievi abbiano pari opportunità di beneficiare delle tecnologie di Intelligenza Artificiale Generativa
  • Integrità dei contenuti didattici. L’uso improprio dell’IAG per il plagio o la generazione di contenuti non originali è un altro degli elementi da tenere in considerazione
  • Sviluppo delle competenze umane. È importante bilanciare l’uso dell’IAG con lo sviluppo di competenze fondamentali come il pensiero critico e la creatività

Come utilizzare al meglio l’Intelligenza Artificiale Generativa

Per sfruttare al meglio l’IAG nell’educazione, è consigliabile seguire alcune ottime pratiche formative e professionali:

  • Formazione degli educatori sull’uso etico ed efficace dell’IAG, avendo come punto di riferimento un’educazione e una comunicazione umanistiche e interculturali, aperte al dialogo e alla riflessione critica
  • Integrazione graduale dell’IAG nel percorso di formazione, per valutarne efficacia e impatto sul piano dei risultati ma anche delle dinamiche nelle relazioni
  • Monitoraggio continuo e valutazione dell’impatto dell’IAG sull’apprendimento, avendo presente che ogni strumento ha i suoi aspetti positivi e le sue controindicazioni
  • Collaborazione tra educatori, sviluppatori di tecnologia e ricercatori per migliorare di continuo gli strumenti IAG, in modo da superare eventuali limiti e criticità

Considerazioni sull’uso dell’Intelligenza Artificiale Generativa

Occorre tener presente un elemento fondamentale: l’IAG è un soggetto che opera sulla base dei calcoli, come i computer. Non ha autocoscienza, almeno fino a oggi, consapevolezza e pensiero critico attivo.

Ciò che l’IAG produce è il frutto dell’immenso sapere (miliardi di testi, in tutte le lingue) con cui è stata addestrata. È frutto anche del materiale che noi le forniamo, per avere le risposte alle nostre domande e agli obiettivi che ci siamo posti.

Il nostro compito è quella di guida critica, di sensibilità umana e di attenzione all’alterità.

Se sappiamo essere critici, avere sensibilità umana ed esercitare un approccio interculturale verso chi è diverso da noi, allora abbiamo le basi fondamentali per gestire l’Intelligenza Artificiale Generativa in modo efficace e virtuoso.

Tutto questo può essere a beneficio nostro, come docenti e formatori; e a beneficio di chi da noi vuole apprendere, sapendo che proprio l’IAG consente di personalizzare lo studio, di superare i gap cognitivi, e di far crescere anche allieve e allievi che fino a oggi sono rimasti indietro.

*** Foto di Markus Winkler da Pixabay
*** Nella ricerca per scrivere questo articolo mi sono avvalso di un eccellente motore di ricerca che consiglio: Perplexity (versione Pro)

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