Comunicazione politica, come ha comunicato Matteo Salvini, imputato del sequestro di migranti, nel suo video relativo al caso Open Arms?
Ha fatto degli errori? Quali sono i suoi errori? Attraverso quali tecniche possiamo analizzare il suo modo di comunicare con un video costruito come un “corto” di genere thriller?
Matteo Salvini ricorre alla comunicazione pubblica per difendersi dall’imputazione dei reati penali di sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio, contestati davanti al Tribunale di Palermo.
Il pubblico ministero, che rappresenta la pubblica accusa nei confronti del politico leghista, nel settembre del 2024 ha chiesto la condanna di Salvini a sei anni di carcere.
La Procura di Palermo nel caso Open Arms contesta a Matteo Salvini un reato da codice penale, per avere, nella sua qualità di ministro dell’Interno, privato della libertà personale 147 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 ed il 15 agosto 2019.
Come reazione alla richiesta del pubblico ministero, Matteo Salvini ha registrato un video di 3’47” in cui si dichiara colpevole. Nel video, Salvini ribatte alle accuse dando la sua versione dei fatti.
Non si limita solo a questo, il leader leghista, nella sua comunicazione in video davanti agli italiani. Egli denuncia, di fatto, l’esistenza di un processo politico contro di lui, voluto dalla Sinistra.
LA LEGGE DEL MARE
Poi Salvini si dichiara un difensore della Patria e dei confini dell’Italia, giustificando così – davanti alla pubblica opinione – il grave reato che gli viene contestato: l’aver sequestrato bambini, donne e uomini, costretti a rimanere per giorni su una nave attraccata a un porto italiano.
Ad aggravare la situazione di sequestro, l’essere stati i migranti in condizioni di indigenza, di fragilità e per alcuni anche in condizioni di malattia.
Tutto questo in violazione delle leggi internazionali che regolano la navigazione e la vita in mare. E che sono vincolanti anche in territorio italiano.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
Come scrive il magazine Il Post, “nell’agosto del 2019, per 19 giorni, l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini impedì alla nave della ong spagnola Open Arms di attraccare nei porti italiani: a bordo c’erano 147 persone migranti soccorse nel Mediterraneo. Per quei fatti il leader della Lega è a processo dall’aprile 2021, accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio”.
Vediamo cosa scrive ancora Il Post: “Tra il 1° agosto e il 10 agosto la Open Arms era intervenuta tre volte al largo della Libia, soccorrendo più di 150 persone migranti. Fin dall’inizio la ong aveva chiesto alle autorità italiane di poter attraccare in un porto, ricevendo un divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane”.
Prosegue l’articolo: “I legali di Open Arms fecero allora ricorso sia al tribunale per i minori di Palermo (a bordo c’erano 32 minori, di cui 28 non accompagnati), che chiese spiegazioni al governo, sia al TAR del Lazio, che il 14 agosto sospese gli effetti del divieto d’ingresso emanato dal ministero di Salvini ma firmato anche dagli allora ministri dei Trasporti (Danilo Toninelli) e della Difesa (Elisabetta Trenta)”.
Toninelli e Trenta poi rifiutarono di controfirmare il secondo divieto che Salvini approvò dopo la sentenza del TAR del Lazio.
COME COMUNICA SALVINI: GLI ERRORI STRATEGICI
Questi i fatti da cui partire per analizzare come Matteo Salvini, in qualità di leader politico più che di ministro della Repubblica, comunica con il suo video.
Sul mio blog Il Biondino della Spider Rossa®, nella sezione MediaMentor™, puoi leggere l’articolo sulla comunicazione di Salvini.
Una premessa è necessaria: non si tratta di un’analisi politica, ma di un’analisi della comunicazione di un leader politico che può essere applicata anche a politici di altro orientamento. Destra, Centro o Sinistra.
COME COMUNICARE IN MODO EFFICACE
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